Cielo e mare


Lo stretto di Messina è un luogo che tutti ci invidiano.
Le coordinate geografiche sono 38°15′58″ N 15°39′11″ E

Uno dei posti più affascinanti al mondo, dove tutti vorrebbero esserci.

Da qui sono passati tante genti, per citarne alcuni : Fenici, Normanni, Arabi. Un posto citato dai sommi poeti : Omero, Dante.

Un posto dove mescolanze di genti e di culture anche culinarie lo rende unico.

Masse d'acqua  Mar Ionio Mar Tirreno che si scontrano in uno stretto, largo appena 3 km 800 mt.
Due mitiche sponde contrapposte la Sicilia e la Calabria, descritte dei sommi poeti in tutte le loro opere e rappresentati con mostri marini mitologici nelle figure di due sirene Scilla e Cariddi.

Lo Stretto di Messina è il punto di contatto di due grandi bacini il mar Tirreno e il mar Ionio con peculiarità chimico-fisiche diverse ed è per questo che fenomeni atmosferici e marini unici al mondo sono sotto gli occhi di tutti quotidianamente.
Prima di affrontare il mondo sommerso, è necessario porre l’attenzione al mondo emerso.

Tutti ormai sanno che ogni 6 ore cambia la corrente in salita, la montante (da Sud a Nord) e in discesa  la scendente (da Nord a Sud) per influenza gravitazionale del nostro unico satellite Luna.

Un posto singolare al mondo in quanto lo scontro delle acque di salinità e temperatura diversa e come la pressione atmosferica creano fenomeni affascinanti, come l’effetto ottico della Fata Morgana e la cosiddetta Lupa, così chiamata dai pescatori, banchi di nebbia sospesa a poche decine di metri dal suolo, permanenti anche per alcuni giorni.

Il mar Ionio profondo circa duemila metri a sud dello Stretto, a largo di Taormina, risale fino ad arrivare a Capo Peloro a circa 60 metri, creando una secca a largo di Ganzirri, per poi riaffondare molto dolcemente nel mar Tirreno. Un mare più caldo dello Ionio e con meno salinità.

Lo Stretto è attraversato in senso longitudinale da navi piccole e grandi, militari e civili, da diporto e da pesca con un transito locale,  trasversalmente per il collegamento tra le due sponde.

Cetacei che trasportati dalle correnti Atlantiche hanno imboccato lo Stretto di Gibilterra e nel mar Mediterraneo si sono stanziati e proliferati.

E’ passaggio obbligato per i pesci migratori di piccole e di grande taglia come il pescespada, il tonno, squali e capodogli.

Le correnti marine fredde dello Ionio, in risalita dalle profondità da circa 2000 metri (Upwelling) oltre a portare nutrienti vitali per i pesci, ne influenzano anche il clima.

Il vento di traversia, per l’area geografica di Messina è lo scirocco che spira da SE, un vento caldo umido, a volte molto fastidioso, raggiungendo alte velocità per l’effetto Venturi.

Altri fenomeni rendono l’Area dello Stretto un posto unico al mondo per la presenza di una faglia lunga 40 Km in senso longitudinale da Sud verso Nord, attraversando tutto lo Stretto, che ha generato il terremoto del 1908, studiato in tutto il mondo ed il primo terremoto registrato dai sismografi dell’epoca, ovviamente i più vicini si ruppero, essendo meccanici.

Terremoto che ha provocato 100.000 morti nelle due sponde.
 Studi recenti hanno evidenziato che, la faglia a largo di Gallico vira verso destra insinuandosi sotto l’Aspromonte, interessando l’area di Scilla.

Per arrivare ai nostri tempi moderni, il traffico marittimo, nell’attraversamento dello Stretto, è regolato da un sistema gestito dalla Guardia Costiera il VTS Vessel Traffic Sistem.

E’ operativo h24 e con l’ausilio  della cooperativa dei Piloti si è dato fine alle continue collisioni e spiaggiamenti, rendendo il traffico molto più sicuro.